Arte e cultura

Maggio dei Monumenti 2025: Napoli, cuore ardente, mente illuminata

M

aggio dei Monumenti 2025: Napoli, cuore ardente, mente illuminata C'è un momento, a Napoli, in cui tutto ciò che è antico torna a respirare di nuovo. Le pietre brillano alla luce calda del sole, le facciate storiche dei palazzi si fanno teatro di nuove visioni, le strade — quelle strette, irregolari, dense di passato — vibrano di una vitalità che solo maggio sa restituire. È il Maggio dei Monumenti 2025, e quest’anno la città intera si trasforma in un organismo pulsante, che brucia e risplende. Non si tratta di un incendio ma di un’illuminazione.

Dal 2 maggio al 1° giugno, 320 eventi tra concerti, visite guidate, installazioni artistiche, cinema all’aperto, performance urbane e mostre temporanee accenderanno ogni quartiere, dal centro storico alle periferie, in un crescendo di emozioni e scoperte.

In questo contesto, Napoli va trasformandosi, diventando luogo da percepire con tutti e cinque i sensi. Va vissuta sulla pelle, con il cuore, con stupore. L’invito è quello di scovare dettagli a cui con passo frenetico solitamente non approcciamo: il bassorilievo nascosto in una chiesa barocca, la scalinata di un convento che si apre solo in questo mese, la voce di un attore che recita Eduardo De Filippo con partecipazione in un cortile di Spaccanapoli. Pronto per saperne di più?

Cos'è il Maggio dei Monumenti e perché è nato

Il Maggio dei Monumenti è un rito collettivo di riscoperta e appartenenza. Nato nel 1994, in un periodo in cui la città cercava riscatto culturale e sociale, il progetto prese ispirazione dalla campagna francese “Monuments Portes Ouvertes” del 1984 e che assunse, a Napoli, fin da subito una natura più viscerale e popolare. A dargli forma fu Mirella Barracco, mecenate e presidente della Fondazione Napoli Novantanove, che immaginò un evento in grado di riavvicinare i cittadini al proprio patrimonio artistico. L’intento era quello di trasformarli. Di renderli – partendo da spettatori distratti – a custodi attivi di bellezza e memoria.


In quegli anni Napoli ha vissuto un momento difficile seppur fertile: l’impellenza era quella di ricucire il glorioso passato della città con il suo disordinato presente. Per questo, a Maggio, le porte si sono aperte. Non solo quelle dei monumenti fisici ma quelle delle coscienze. Chiese chiuse, cortili nobiliari inaccessibili, ipogei dimenticati: tutto tornò visibile, percorribile e narrato. L’importante fu rendere tutto partecipativo. Ed è proprio ciò che è avvenuto.


Negli anni, il Maggio dei Monumenti si è trasformato in un grande laboratorio civico e culturale, coinvolgendo scuole, associazioni, guide turistiche, artisti, musicisti, attori e cittadini comuni. Il centro storico si è fatto palcoscenico diffuso di una cultura che con ancor più spessore invade le strade.


Ogni edizione ha avuto un tema specifico, scelto per stimolare riflessione e creatività. Un fil rouge che non impone ma che ispira: dalle eredità borboniche alla figura di Giambattista Vico, dalle acque sotterranee al paesaggio urbano come forma d’arte, fino a giungere al 2025 con il suo “Napoli, cuore ardente, mente illuminata”.


Che cosa si intende con questa frase? Lo vedremo nel prossimo paragrafo.


Ciò che basta dire e ricordare, ora, è che la natura non è lusso ma fiamma. E che Napoli, da sempre, brucia di passione, fatti e bellezza. 


SCBH_maggio-monumenti_03

Il fuoco, simbolo di rinascita del 2025

Approfondiamo il tema scelto, espressione presa in prestito da Matilde Serao. Giornalista e scrittrice visionaria, con la formula “Napoli, cuore ardente, mente illuminata” si fà portavoce di quella che è la doppia anima cittadina – caos e meraviglia. 


Il fuoco non è preso come mero elemento naturale: qui è simbolo, è mito, è energia primordiale, la stessa che nel mese di maggio attraversa la Napoli e le menti di chi la abita. Dopo aver celebrato negli anni passati agli altri elementi — terra, aria, acqua — ora tocca a quello più potente, più controverso, più napoletano di tutti. Parliamo di un fuoco che distrugge e rigenera, che brucia ma illumina, che consuma e allo stesso tempo crea. È la lava che tutto travolge per poi rendere il suolo fertile, è la fornace dell’arte, il calore del pensiero. È il Vesuvio, certo, ma anche il braciere filosofico di Giordano Bruno, l’incendio dell’anima che brilla nei versi di Totò, nei dipinti di Caravaggio custoditi al Pio Monte della Misericordia, nelle mani di un pizzaiolo che plasma il suo disco di pasta come un ceramista con l’argilla viva.


Lo sentirai nei vicoli accesi dal teatro di strada, nei tamburi che battono al ritmo della città, nei fuochi d’artificio che esplodono sopra il Golfo a fine serata. Lo vedrai nei bagliori dorati di una pala d’altare barocca in San Gregorio Armeno, nelle candele accese davanti a un’edicola votiva e nel rosso cobalto di un tramonto osservato da Posillipo.


E poi, è il fuoco della mente, delle idee, delle utopie e delle visioni. È quello che spinse i lazzari a rivoltarsi, i santi a predicare e gli scienziati del ‘700 a fondare la Napoli illuminista. Un fuoco che Napoli ha dentro, da sempre, e che a maggio divampa.

Eventi da non perdere, dal cinema alle mostre

L’omaggio a David Lynch – Il 30 maggio, in Piazza del Gesù, la città si trasformerà in un cinema a cielo aperto con la proiezione gratuita del pilot di Twin Peaks, omaggio a David Lynch. II giorno dopo, al Multicinema Modernissimo, una maratona lynchiana porterà sul grande schermo gli episodi successivi, intervallati da laboratori creativi e performance urbane. Una Napoli che sogna e si riflette negli specchi distorti della mente americana.

Capodimonte di Fuoco –  All’interno del Museo di Capodimonte, l’esposizione “Capodimonte di Fuoco” intreccerà arte e natura, raccontando il rapporto di Napoli con l’eruzione, l’alchimia, la combustione creativa. La mostra includerà un percorso tematico rivolto a famiglie, adulti e visitatori ciechi e ipovedenti, con appuntamenti il 3, 24 e 31 maggio. Menzione speciale per la celebre opera di Pierre-Jaques Volaire, “Eruzione del Vesuvio dal ponte della Maddalena” (1782), olio su tela che sarà possibile ammirare al primo piano presso la sala numero 29. 


Le Vie del Fuoco – Al Vomero, quartiere collinare e borghese, la fiamma assumerà forme letterarie di diverso tipo: reading, spettacoli teatrali, racconti animati da Maurizio de Giovanni e Rosaria De Cicco, voci che conoscono Napoli da dentro. Non quella da cartolina, ma quella rovente, vera.


Rosso Napoletano – A Bagnoli, nel ventre industriale della città, Tony Esposito in “Rosso Napoletano” ricostruirà con con ritmi tribali e narrazione lo scioglimento dell’Italsider, evocando un’epoca in cui le fiamme dei forni hanno definito il destino di migliaia di famiglie. Un atto politico e poetico, che parla anche a chi arriva da fuori.


Visite guidate del FAI –  Tra i momenti più suggestivi del Maggio dei Monumenti 2025, spiccano le visite guidate organizzate dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che apriranno eccezionalmente le porte di due luoghi straordinari e spesso inaccessibili nel cuore della città: Palazzo San Giacomo e la Pontificia Reale Basilica di San Giacomo degli Spagnoli. Le visite saranno accompagnate dagli entusiasti Apprendisti Ciceroni, studenti delle scuole superiori napoletane (Carlo Poerio, Liceo Sannazaro, Liceo Mazzini e Istituto Serra), che guideranno i visitatori in un racconto vivo e appassionato. La partecipazione prevede un contributo libero e rappresenta anche un’occasione per avvicinarsi al mondo FAI, con la possibilità di iscriversi e diventare soci.


Eventi della Federico II – L’Università degli Studi di Napoli Federico II parteciperà al Maggio dei Monumenti 2025 con una serie di eventi, tra cui visite guidate, spettacoli e podcast sul tema del fuoco coinvolgendo studenti e docenti in un dialogo tra sapere accademico e patrimonio culturale. Il viaggio, composto da 12 momenti principali raccontati qui nel dettaglio, si propone d’esplorare il ruolo dell’elemento scelto, il fuoco, nella storia, nell’arte, nella scienza e nella cultura napoletana. Incontri di lettura e di approfondimento storico e scientifico, visite guidate, performance artistiche e un podcast racconteranno un itinerario tematico in una narrazione collettiva sull’eredità culturale capace di unire memorie e identità, passato e futuro. 


Visite ai Girolamini – Il Complesso dei Girolamini, uno dei luoghi più maestosi a pochi passi da via Duomo, aprirà le sue porte con visite guidate curate dagli studenti dell’I.S.I.S “Enrico Caruso” di Napoli, ogni martedì e giovedì del mese di maggio, alle ore 10.30 e 11.30. Inoltre, sono previste aperture straordinarie il 17 e il 26 maggio, con visite a cura del personale del museo. Il Complesso dei Girolamini, che comprende la chiesa monumentale, il chiostro, la sacrestia e la straordinaria Biblioteca Oratoriana, è uno dei massimi esempi del barocco napoletano. Fondato nel XVI secolo dai Padri Filippini, è stato nei secoli centro di cultura, spiritualità e musica: basti pensare che tra le sue mura ha lavorato il celebre compositore Giuseppe de Majo, e che la biblioteca – una delle più antiche e importanti del Sud Italia – custodisce oltre 160.000 volumi, tra incunaboli, manoscritti, testi rari e spartiti musicali.


Per chi partecipa al Maggio dei Monumenti, i Girolamini sono una tappa obbligata: un luogo che racchiude secoli di devozione e sapere, capace di emozionare anche al di là della fede.


Per scoprire il programma completo promosso dal Comune di Napoli, consulta qui tutti i dettagli e le iniziative.

Santa Chiara Boutique Hotel: il tuo rifugio nel cuore di Napoli

Per vivere il Maggio dei Monumenti senza filtri, non c’è luogo più autentico del Santa Chiara Boutique Hotel. Situati nel cuore pulsante del centro antico, siamo molto più di un semplice alloggio: siamo una finestra privilegiata su una Napoli che arde di storia e si illumina di futuro.


Uscendo dalla nostra porta, ti ritroverai nel pieno dei vicoli più suggestivi della città, tra palazzi seicenteschi dai cortili segreti, chiese che solo a maggio rivelano i loro interni dorati e scorci dove il sacro incontra il quotidiano. Durante il festival, questi luoghi si trasformano in gallerie d’arte temporanee, palcoscenici urbani, laboratori di visioni.


Non pensare a questa rassegna come a un semplice calendario di eventi: è una trama invisibile che unisce il tufo antico al pensiero contemporaneo, la lava al sogno, bruciando i vecchi stereotipi e facendo spazio a una città nuova — ma profondamente radicata in sé stessa.


Napoli non ti vuole spettatore: ti vuole protagonista.


Vieni a trovarci.


Qui trovi le risposte alle domande più frequenti. 

Qui puoi prenotare subito il tuo prossimo viaggio da sogno. 

Vivi la tua avventura a Napoli, scegli la stanza perfetta per scoprire la città e tutto ciò che ha da offrire. Saremo contenti di darti il benvenuto.